Una cura chiamata amore by Maggie Kingsley

autore:Maggie Kingsley [Kingsley Maggie]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fiction, Romance, General
ISBN: 9788858903544
Google: Tt8rAgAAQBAJ
editore: Harlequin Mondadori spa
pubblicato: 2012-08-19T22:00:00+00:00

5

Rita sorrideva. Non era mai un buon segno. Forse aveva scoperto un nuovo e particolarmente succoso argomento di pettegolezzi, oppure si apprestava a distruggere la reputazione di qualcuno. Qualunque fosse il motivo, Brianna capì che non voleva ascoltarla. Quel giorno in particolare.

«Che cosa c’è?» si costrinse a chiedere quando la caposala l’abbordò con aria complice.

«Riguarda tuo marito.»

«Allora?» domandò Brianna con freddezza.

«È una buona notizia che sia tuo marito» dichiarò Rita trionfante. «Voglio dire, adesso sappiamo che il mio posto non è in pericolo. Non chiuderà mai il reparto dove lavora sua moglie.»

Incredibile, pensò Brianna. Quella donna non avrebbe mai cessato di sorprenderla. «Temo di doverti deludere. Mio marito non si lascia condizionare dalle sue relazioni private.»

Rita le strizzò l’occhio. «Certo, sei obbligata a dirlo. Ma ci siamo capite, vero? Okay, mi cucirò la bocca.»

Sarebbe l’evento del secolo, pensò Brianna. Ma quando Rita se ne fu andata, la sua ira svanì.

Quel mattino aveva un atroce mal di testa. La notte precedente aveva dormito pochissimo, passando ore a rivivere quello che era successo in cucina. Se non altro Connor non era ancora comparso nell’unità. Brianna sospettava che la sua assenza fosse deliberata. Poteva capirlo... si era lasciata abbracciare e baciare, poi lo aveva respinto. Per quale motivo? Lo ignorava. Forse il suo corpo l’aveva avvisata che non lo voleva più... che del loro matrimonio non rimaneva più nulla.

«Tutto bene?»

Brianna si volse e vide la sua collega Chris che la guardava con ansia. Fece una piccola smorfia.

«Ho un mal di testa tremendo» rispose. «Prima che tu me lo chieda, ho già preso due aspirine, così non prendo nient’altro.»

«Temo che la mia notizia non contribuirà a farti stare meglio» sospirò Chris. «C’è il Bastardo.»

Brianna borbottò un’imprecazione. «Se quel verme crede di potermi intervistare ancora...»

«Vuole parlare con il dottor Brooke. Evidentemente ritiene che il nostro primario possa dargli più informazioni di te.»

«Dov’è?» chiese Brianna. «Il Bastardo, voglio dire.»

«Sta aspettando in corridoio.»

«Gli hai detto che stamattina il dottor Brooke ha un’operazione e non potrà riceverlo tanto presto?»

L’infermiera la guardò con aria offesa. «Certo che gliel’ho detto. Credevi forse che me ne fossi dimenticata?»

«Nemmeno per sogno» rise Brianna. «Bene, così il Bastardo non potrà nuocere a nessuno per almeno due ore.»

«È proprio quello che pensavo» dichiarò Chris trionfante, poi le brillarono gli occhi. «A proposito, c’è tuo marito.»

«Davvero?» mormorò Brianna senza guardarla.

Chris le diede una leggera gomitata. «Perché non ci hai parlato di lui? È favoloso.»

«Hai detto che ti faceva paura» le ricordò Brianna.

Il sorriso dell’infermiera si accentuò. «M’intimidisce ancora, ma in un modo molto sexy.»

Chris riteneva che Connor fosse sexy. Come le donne dei party ai quali lui l’aveva portata a Londra. Party che sembravano organizzati solamente perché gli uomini potessero vantarsi dei loro affari. Pubbliche relazioni, aveva spiegato Connor mentre lei stava seduta in silenzio, sentendosi spaesata e imbarazzata. Una volta scoperto che era infermiera, gli uomini l’avevano ignorata. Evidentemente la consideravano inutile ai fini della loro professione, mentre le loro mogli e amiche cercavano di flirtare spudoratamente con Connor.

«Hai ancora mal di testa, vero?» domandò Connor, avvicinandosi a lei.

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